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Nuove disposizioni per la realizzazione dei trabattelli

Con l’entrata in vigore della norma tecnica UNI EN 1004 vengono modificati i requisiti normativi relativi all’utilizzo dei trabattelli. Diverse sono le novità introdotte per i trabattelli realizzati a partire dal 1° dicembre 2021, che qui di seguito vengono riportate:

  • I trabattelli dovranno essere realizzati in maniera tale da permettere al lavoratore di montarli e smontarli senza dover l’utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) contro le cadute dall’alto. Inoltre, non sarà possibile montare elementi senza che sia presente la protezione laterale.
  • Dato che i trabattelli non sono punti di ancoraggio per Dispositivi di Protezione Individuale, durante il loro montaggio e smontaggio è vietato l’utilizzo di DPI.
  • I trabattelli dovranno essere composti da una sola campata, non sono più consentiti trabattelli multi-campata con più di quattro ruote.
  • Non sarà consentito lavorare nello stesso momento su piattaforme ad altezze differenti, solamente una piattaforma alla volta può essere una piattaforma di lavoro. Le piattaforme non di lavoro sono “piattaforme intermedie”.
  • È obbligatoria la presenza di un cartello visibile da terra che riporti le seguenti informazioni:
    • Il nome e i dati per il contatto della persona responsabile
    • Se il trabattello è pronto per l’impiego o meno
    • La classe di carico e il carico uniformemente distribuito
    • Se il trabattello è esclusivamente per uso interno
    • La data di montaggio.
  • La distanza verticale tra le piatteforme non deve essere maggiore di 2.25m, la distanza tra il suolo e la piattaforma non deve superare i 3.40m. Nel caso in cui una piattaforma sia posizionata a meno di 60cm dal suolo, è permessa una distanza verticale non superiore a 3.40m con la successiva piattaforma.

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Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla norma tecnica UNI EN 1004


  • By  | 02/11/2022

COVID, dov'è ancora obbligatorio l'uso della mascherina?

A partire dal 1°ottobre 2022 e fino al 31 dello stesso mese, sarà obbligatorio indossare le mascherine solamente all’interno dei plessi ospedalieri e delle RSA. Sono queste le disposizioni contenute nell’ordinanza del 29 settembre del Ministero della salute, che riguardano sia i lavoratori, che pazienti e visitatori di case di cura per anziani, strutture sanitarie, riabilitative e di lungodegenza. 

Cade dunque l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie su tutti i mezzi pubblici all’interno del territorio nazionale.

Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, rimane vigente fino al 31 dicembre l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, mentre è fatto obbligo a tutti i datori di lavoro fornire ai dipendenti le mascherine di tipo FFP2, che possono eventualmente imporne l’utilizzo nel caso non sia garantito il distanziamento sociale tra i lavoratori. 

 

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla Gazzetta Ufficiale.


  • By  | 20/10/2022

Infortuni sul lavoro, i primi otto mesi del 2022 visti dall'INAIL

 

Tra gennaio e agosto 2022 sono state ben 484.561 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’INAIL, il 38,7% in più rispetto ai primi otto mesi del 2021. In diminuzione gli eventi con esito mortale che registrano un -12,3% rispetto all’anno precedente, mentre le patologie di origine professionale sono state 39.367, in lieve aumento (+7,9%). 

 

Secondo i dati INAIL, l’incremento delle denunce di infortunio è un fenomeno attuale in tutte le zone del territorio italiano. Al primo posto per infortuni segnalati si trova il Sud Italia (+53,5%), seguito dalle. Isole (+49,3%), dal Nord-Ovest (+46,6%), il Centro (+41,4) e infine il Nord-Est che registra la percentuale più bassa (+22,2%). Per quanto riguarda le singole regioni, i primi tre posti con più denunce di infortunio sono Campania (+98,6%), Liguria (+67,2%) e Lazio (+63,6%). 

 

L’aumento degli infortuni segnalati riguarda sia le lavoratrici, che registrano un +63,4%, passando dalle 125.049 denunce del 2021 alle 204.383 denunce del 2022, che i lavoratori, con un incremento del 24,9% (da 224.400 a 280.178 denunce). 

 

Stessa cosa vale per la nazionalità dei lavoratori. In aumento gli infortuni degli italiani (+41,3%), ma anche quelli dei comunitari (+23,5%) e degli extracomunitari (+27,7%).

L’incremento delle segnalazioni all’INAIL riguarda tutte le fasce d’età, anche se quasi la metà proviene da lavoratori tra i 40 e i 59 anni. 

L’unico dato in discesa riguarda gli infortuni con esito mortale, in diminuzione rispetto agli ultimi anni. L’unica zona d’Italia a registrare un piccolo incremento nei primi otto mesi del 2022 sono le Isole, mentre per quanto riguarda le singole regioni, aumentano gli infortuni mortali in Toscana, Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta e diminuiscono in Campania, Abruzzo e Puglia. 

Nel 2022 gli incidenti plurimi hanno riguardato solo l’ambito stradale, per un totale di 12 incidenti e 27 decessi, in linea con l’anno precedente. 

Le denunce di malattia professionale giunte all’INAIL, con un incremento di 2871 casi rispetto al 2021, arrivano principalmente dal settore Industria e servizi (+7,6%) e Agricoltura (+9,6%). Anche in questo caso l’aumento ha interessato tutte le zone dello stivale e tutte le categorie di lavori, senza distinzione di sesso o nazionalità. 

In cima alla lista delle malattie professionali maggiormente denunciate rimangono stabili le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo e quelle del sistema nervoso e dell’orecchio. 

 

Per ulteriori approfondimenti si rimanda all’articolo dell’INAIL:

Infortuni e malattie professionali, online gli open data Inail dei primi otto mesi del 2022 - INAIL


  • By  | 20/10/2022
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